- Attività professionale Legge n.4 del 14.01.2013 G.U. n.22 del 26.11.2013 - 



ACCORDO AICIS E RNF



- Art. 13 della Costituzione Italiana: "La libertà personale è inviolabile". L'integrità psico-fisica è un diritto costituzionalmente garantito -


CSS Consulting

TECNICI DI POLIZIA GIUDIZIARIA Art. 348 comma IV° C.P.P.



CSS Consulting  è una organizzazione con all'interno un team di Tecnici Ausiliari di Polizia Giudiziaria al servizio esclusivo della Giustizia e della Sicurezza della Repubblica Italiana.

Il suo Team ha provenienza da Ufficiali di Polizia Giudiziaria e da Ausiliari nominati ai sensi dell’Art. 348 comma IV° C.P.P.

I compiti istituzionali dell’Organizzazione sono:

  • ricerca,
  • sviluppo,
  • sperimentazione
  • applicazione operativa

di tecniche e tecnologie di intelligence investigativa atte a monitorare, prevenire e reprimere attività criminali e terroristiche di ogni profilo.

All’Interno dell’Organizzazione è presente il C.I.S.C.T.F. (Centro Indagini Scientifiche Criminologiche Tecnico Forensi), oltre alle attività di alto profilo e se necessario mette a disposizione dell’Autorità Giudiziaria alcune tecnologie di indagine a titolo gratuito al fine di arrivare alla verità del caso.


La Costituzione - Articolo 111

La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata. La legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell'imputato o per accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita.

LA VERITA' PER UN GIUSTO PROCESSO


Ed ecco perchè introduciamo e presentiamo quello che è chiamata Canalizzazione del processo investigativo. Ciò stabilisce l’inizio di una attività investigativa, un percorso unico al fine di trovare quei elementi di prova a stabilirne il crimine e/o il suo colpevole.

I passaggi di canalizzazione che vediamo sono usati sia per  l’accusa e allo stesso modo per la difesa, unico obbiettivo per entrambi  arrivare alla  VERITA’


Con la legge n. 397 del 7 dicembre 2000 è stata data una prima attuazione al  nuovo dettato costituzionale, prevedendo la facoltà del difensore di svolgere indagini difensive, assicurando in tal modo la parità tra accusa e difesa nella fase delle indagini e dell’udienza preliminare. Ed ecco perchè la partnership delle tre colonne portanti della Giustizia Italiana assieme a lottare per la VERITA' e il CITTADINO. 



Il Centro Studi Strategici in sigla (CSS) e una organizzazione che studia gli andamenti processuali in partnership con l'associazione Pro Territorio e Cittadini o.d.v attraverso Il suo Amministratore Dott. Massimiliano Spataro, Investigatore Penale, Criminologo ed Esperto in Scienze Forensi e Coordinatore Delegato per la Regione Veneto della Pro Territorio e Cittadini o.d.v, e cultori della Criminologia e Indagine Forense e Legali specializzati dello Studio Legale COLASANTI nelle varie realtà Giuridiche, Civili, Penali e Militari, costituendo il Team Crime Analyst and Investigationcon lo scopo di analizzare sotto tutti i loro aspetti i processi al fine di aiutare ad elaborare strategie di difesa vincenti.

Una delle attività che il Dott. Spataro spiega che ognuno di noi inconsciamente trasmette delle micro espressioni di ogni genere ma non ci facciamo caso; noi durante il nostro lavoro invece osserviamo  ogni micro espressione, respiro, atteggiamento e micro movimenti al fine di capire chi abbiamo davanti e se ciò che ci dice e reale o no.

Come Criminologo Forense, l'Analisi comportamentale rientra in una delle materie primarie di un Profiler in colui che analizza una scena del crimine o una persona coinvolta nella scena dello stesso crimine. Noi non ci accorgiamo ma la scena e la persona in realtà ci parla e ci trasmette molti dati, informazioni, sta a noi saperli cogliere e metterli nella giusta posizione per arrivare alla VERITA'. 



La profilazione criminale, o definizione del profilo criminale è uno strumento comportamentale e investigativo che intende aiutare gli investigatori a profilare soggetti criminali totalmente o parzialmente sconosciuti.

La profilazione criminale è, nella sua accezione più ampia, un insieme di tecniche psicologiche volte a identificare l'autore di un reato sulla base della natura del reato stesso e delle sue modalità di esecuzione: vari aspetti del crimine commesso sono determinati da scelte che il criminale effettua prima, durante e dopo la commissione del reato, e queste ultime sono a loro volta connesse alla personalità del delinquente. Le tecniche di profilazione criminale aiutano gli investigatori ad analizzare le prove della scena del crimine, le vittime e le dichiarazioni dei testimoni con lo scopo di sviluppare una descrizione del delinquente.

Tali descrizioni possono includere tanto l'analisi di variabili psicologiche, quali schemi comportamentali e della personalità, quanto variabili demografiche quali età, etnia ed ubicazione geografica. Gli investigatori possono usare la profilazione come un mezzo per ridurre l'insieme degli indiziati, oppure per organizzare l'interrogatorio di un sospettato.[12] Le informazioni raccolte con la profilazione sono unite ad altri particolari inerenti, alle prove fisiche e, infine, comparati alle tipologie note di personalità e di disturbi mentali per sviluppare una descrizione realistica e utilizzabile del criminale.

La profilazione psicologica può essere descritta anche come un metodo di analisi di indiziati, composto da tecniche eterogenee, che cerca di identificare le caratteristiche mentali, emotive e personali di un soggetto (dalle azioni compiute o dalle tracce lasciate sulla scena del crimine).

Ulteriore tipologia di profilazione criminale riguarda la cosiddetta “analisi delle connessioni” definita da Gerard N. Labuschagne (2006) quale «una forma di analisi comportamentale utilizzata per determinare la possibilità che una serie di reati siano stati commessi dallo stesso criminale»[14].

Ai fini della profilazione, oltre alla raccolta di molti aspetti dello schema di reato - come il modus operandi del reo -, si considerano l'esibizione di comportamenti rituali o di fantasia e la firma con la quale si intende una peculiarità ricorrente in ognuno degli omicidi considerati. Questi indizi contribuiscono a stabilire una base per un'analisi delle connessioni che ritorna utile soprattutto quando le prove fisiche, come il DNA, non possono essere rilevate.

Gerard N. Labuschagne afferma che, nella raccolta e incorporazione di questi aspetti del modello di reato del criminale, gli investigatori possono procedere tramite una serie di valutazioni:

  1. ottenimento dei dati da più fonti;
  2. revisione dei dati individuazione delle caratteristiche significative di ogni crimine in tutta la serie;
  3. classificazione delle caratteristiche significative: sia come modus operandi che caratteristiche rituali/fantastiche;
  4. confronto della combinazione di caratteristiche (modus operandi e rituali/fantastiche) lungo tutta la serie, per determinare se esista una firma;
  5. compilazione di un rapporto scritto sulle scoperte.

PROTOCOLLO INTESA CON

L'ACCADEMIA IRPINA DI SCIENZE FORENSI



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