PERITO TECNICO


Svolgere una Consulenza Tecnica nel Settore Giudiziario vuol dire espletare – da parte di un professionista tecnico, che, nella predetta circostanza, assume il ruolo di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), nei procedimenti civili, o di Perito d’Ufficio (nei procedimenti penali) – un incarico conferitogli da un Tribunale (Civile o Penale). Affinché un professionista tecnico possa svolgere una Consulenza Tecnica nel Settore Giudiziario, è necessario che lo stesso sia iscritto all’Albo dei CTU o dei Periti d’Ufficio del Tribunale di riferimento del predetto professionista tecnico.

La formazione qualificata nel settore delle Consulenze tecniche giudiziarie

Per svolgere l’attività di CTU o di Perito d’Ufficio di un Tribunale in modo efficiente ed efficace, è necessario possedere specifiche competenze tecnico-procedurali, ossia essere in grado di coniugare e gestire le proprie particolari competenze tecniche nell’ambito di un procedimento giudiziario. Ciò, costituisce  il requisito essenziale richiesto dai Tribunali per l’espletamento della predetta attività, anche con finalità dirette alla comunicazione richiesta dall’Istituzione Giudiziaria.

Il suddetto requisito può essere acquisito, con certezza, a seguito di un processo di formazione qualificata che preveda, oltre alla tradizionale didattica frontale sulla parte giuridica (codice di procedura civile e penale, diritto amministrativo, mediazione) e tecnico-specialistica, soprattutto un’attività di simulazione delle diverse procedure giudiziarie (di mediazione obbligatoria, civile e penale) nonché seminariale d’approfondimento specifico delle tematiche oggetto dell’attività didattica frontale; in tal modo, possono essere forniti i reali strumenti per poter operare nel proprio settore specialistico in maniera ottimale.

Quanto suddetto, si esplica attraverso la proposizione, da parte di Magistrati, Docenti Universitari e Professionisti Tecnici altamente specializzati nell’ambito giudiziario, di trattazioni teoriche costantemente riscontrate con situazioni di fatto e supportate da casi di studio tratti da circostanze realmente verificatesi nell’ambito di procedimenti giudiziari.

Al termine del predetto percorso formativo qualificato, si entrerà in possesso dei requisiti d’eccellenza sia a sostegno dell’istanza d’inserimento nell’Albo dei Consulenti Tecnici o dei Periti d’Ufficio del Tribunale sia per l’espletamento d’incarichi conferiti dai Tribunali medesimi.


DATTILOSCOPIA e IMMAGINE

Cade il mito delle impronte digitali, non sarebbero uniche

Lo indica una fonte autorevole come l'Associazione americana per l'avanzamento delle scienze (Aaas), nel rapporto redatto dai suoi esperti di scienze forensi.

ROMA - Dopo circa un secolo crolla il mito delle impronte digitali, considerate da oltre 100 anni uno dei metodi più affidabili nelle indagini. In realtà non esistono metodi efficaci al 100% per confrontare le impronte digitali nascoste, ossia quelle invisibili lasciate sulle superfici, e per attribuirle a un'unica persona. Lo indica una fonte autorevole come l'Associazione americana per l'avanzamento delle scienze (Aaas), nel rapporto redatto dai suoi esperti di scienze forensi. Il documento esamina le tecniche con cui vengono analizzate e confrontate le impronte digitali lasciate sulle superfici dai polpastrelli e composte dall'alternarsi di creste e solchi secondo precisi disegni. Quello che emerge è che non esiste un metodo univoco per associare un corredo di impronte a un unico individuo. Viene sancito in questo modo il 'sospetto' che recentemente aveva portato a considerare le impronte digitali un metodo di identificazione non più affidabile al 100%. "L'analisi delle impronte digitali è uno dei metodi forensi più utilizzati per l'identificazione", ha rilevato Joseph Kadane, che insegna statistica e scienze sociali dell'università americana Carnegie Mellon e che ha collaborato al rapporto.

In linea di principio, ha aggiunto, "i sistemi che le analizzano servono a identificare la persona che ha lasciato il suo segno sulla scena del crimine", ma l'esame delle tecniche per analizzare le impronte digitali nascoste, dimostra che "non esiste un metodo scientifico per stimare il numero di persone che condividono le caratteristiche di una impronta digitale, e inoltre non si può escludere l'errore umano durante il confronto". Di conseguenza, conclude, non è possibile affermare che le impronte digitali latenti "possano essere associate a un unico individuo con una precisione del 100%". Secondo il rapporto, tuttavia, si potrebbero migliorare le capacità dei sistemi di confronto automatico, ma c'è bisogno di intensificare la ricerca in questo campo. I sistemi automatici, osservano gli esperti nel rapporto, "oggi svolgono un ruolo importante per scartare rapidamente migliaia di impronte digitali che non hanno caratteristiche simili a quelle in esame, ma ancora non sono in grado di abbinare un'impronta digitale rilevata sulla scena di un crimine a quella raccolta dalle autorità da un sospettato, né possono determinare se un confronto sia valido".


ALCUNI ELEMENTI DI ALTERAZIONE ALLE MINUZIE DELLA PELLE DI UNA IMPRONTE DIGITALE O PALMARE


Le immagini sono dimostrative e alcune delle immagini inserite provengono da siti  di Criminalistica Americana, alcuni riportano immagini personali al fine dimostrativo e informativo, su eventuali alterazioni di impronte 

  • dattiloscopiche
  • palmari

e delle piante dei piedi anch'esse analizzabili.


LA SCENA DEL CRIMINE


comprende l'area nella quale sono recuperate la maggior parte di elementi rinvenuti (generalmente la polizia scientifica) oppure dagli scienziati forensi. La scena del crimine può tuttavia anche non essere il luogo in cui è stato commesso il crimine. Ci sono diversi tipi di scena del crimine.

L'area viene generalmente delimitata con un nastro segnaletico posto lungo i confini del perimetro per limitare l'accesso ai soli addetti sul luogo del crimine. Viene fatto per conservare le prove del delitto.

La scena del crimine può essere un posto qualsiasi, sia al chiuso che all'aperto, ad esempio esterni, interni, e mezzi di trasporto. Ogni tipo di scena del crimine, insieme alla natura del crimine commesso (rapina, uccisione, stupro, ecc.) richiede procedure di indagine differenti.

Le scene del crimine esterne sono le più difficili sulle quali indagare. L'esposizione agli agenti naturali come pioggia, vento o calore, così come all'attività degli animali, contaminano la scena del crimine e portano alla distruzione delle prove. Le scene del crimine interne hanno molte meno possibilità di essere contaminate a causa della mancata esposizione agli agenti atmosferici. Qui di solito la contaminazione avviene a causa delle persone. Le scene del crimine su mezzi di trasporto si hanno generalmente in situazioni di rapina o furto d'auto.

Le attività degli investigatori

La preparazione

Vengono scattate foto di tutte le prove prima che qualcosa venga toccato, mosso o analizzato. Generalmente dei marcatori numerati vengono posizionati vicino ad ogni prova per permettere l'organizzazione degli indizi.

Fare uno schizzo della scena del crimine è anche una forma di documentazione. Questo permette di prendere appunti così come di misurare le distanze ed altre informazioni che potrebbero non essere facilmente dedotte da una fotografia. Gli investigatori accerteranno la posizione delle prove e di tutti gli altri oggetti nella stanza. Lo schizzo viene di solito disegnato guardando dall'alto, che può anche essere utile come tutte le altre attività a ricavare elementi di prova.

La raccolta delle prove

Le prove vengono raccolte in due modi: con l'analisi degli elementi rinvenuti sul posto e con l'interrogatorio delle persone presenti sul posto o che possano comunque fornire elementi utili alle indagini. Le prove possono essere degli oggetti e delle tracce lasciate dal colpevole.

Tutte le prove forensi vengono imbustate separatamente per evitare ogni contaminazione.

La polizia scientifica usa diversi strumenti e tecniche. La raccolta delle impronte digitali per mezzo della polvere magnetica. Vengono raccolti il DNA, altri fluidi corporei e capelli per analizzarli in laboratorio. Impronte di scarpe e di pneumatici possono essere raccolte con del cemento dentale.

Le apparecchiature elettroniche vengono sequestrate per essere esaminate da un tecnico esperto per cercare ulteriori prove. Anche i documenti presenti vengono raccolti per essere esaminati. Munizioni e armi vengono raccolte per fare confronti con le ferite e per esami balistici. Vengono scattate foto delle ferite da corpo contundente per fare confronti con eventuali armi usate.

Ogni altra prova viene comunque raccolta.

Generalmente vengono poi effettuati interrogatori sia dei testimoni che delle vittime per conoscere meglio i fatti e dare una cronologia ai fatti.

La ricostruzione del fatto

La ricostruzione della scena del crimine è l'uso di metodi scientifici, prove fisiche, ragionamento deduttivo, e la loro relazione reciproca per ottenere una conoscenza certa della serie di eventi che hanno portato alla consumazione del delitto.

Reato Militare e Giurisdizione Militare

L’ordinamento penale militare trova le sue fonti nella Costituzione a cui si aggiungono il codice penale comune e quello militare, che a sua volta è diviso in codice penale militare di pace e codice penale militare di guerra.

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